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La Resistenza non è stata fatta da eroi ma da gente comune che si è trovata a fare delle scelte: aspettare l'intervento degli alleati e salire sul carro del vincitore oppure impegnarsi in prima persona, rischiando sovente la propria vita, riscattando, almeno in parte, la guerra e le nefandezze del regime dittatoriale fascista. È grazie a queste persone se viviamo, oggi, liberi. Quando si intraprende una ricerca storica non si sa dove si andrà a finire e cosa si scoprirà e soprattutto non può mai dirsi conclusa. Partiti con l'intenzione di raccontare la vicenda di Gennarino Brunero ci si è trovati davanti alle storie di molte altre persone, coinvolte a vario titolo nei fatti narrati. La narrazione si dipana attraverso le testimonianze dei protagonisti e dei testimoni di allora. Il filo conduttore è il ricordo di Marco, la sua riconoscenza nei confronti del suo Comandante e infine la restituzione a chi legge dell'importanza dell'amicizia e della condivisione che, in momenti così duri come furono quegli anni, salvò e formò delle vite. Attraverso questa ricerca si sono dischiuse molte finestre che chiedono solo di essere spalancate per vedere cosa c'è oltre.